Da qualche mese lo sospetto, ora è certezza: la qualità complessiva del sistema di ricerca di Google è peggiorata drasticamente. Non parlo solo dell'algoritmo (come anche l'amico e collega Riccardo Polesel sottolinea in questo articolo del suo blog), ma anche della fastidiosissima Google Instant (i risultati compaiono prima ancora di aver finito di digitare la chiave di ricerca) che ho immediatamente disattivato, e dell'ancora più seccante "Forse cercavi"...con suggerimento di altra chiave di ricerca, moderatamente utile per correggere gli errori di battitura, ma complessivamente odiosa quando Google crede di sapere meglio di me che cosa in realtà sto cercando.
photo © 2008 Carlos Luna | more info (via: Wylio)
A ciò aggiungiamo il fatto, che molti ignorano, che Google tiene in memoria per 180 giorni su un cookie (file provvisorio) immagazzinato sul nostro computer le scelte da noi compiute sui risultati di ricerca, e ci presenta risultati personalizzati sulla base delle nostre preferenze.
Per questo, i risultati delle ricerche non sono univoci, ma variano da computer a computer. Per eliminare questo fattore, che crea distorsione, occorre entrare in "Cronologia web" e sospendere la memorizzazione delle nostre scelte.
In che cosa Google è superiore agli altri sistemi di ricerca?
Vediamo: per la ricerca sui blog, i motori specializzati (Icerocket, ad esempio), sono migliori; idem per quanto riguarda la ricerca sui social media (opzione Google "In tempo reale"): Collecta e Social Mention offrono risultati più immediati e opzioni (come gli alert) aggiuntive.
Google dà la possibilità di crearsi un motore personalizzato, ma il nuovo Blekko è ancora più avanzato, con la sua modalità social.
Per quanto riguarda le funzioni accessorie, è vero che esiste Google Reader che è il lettore di RSS Feed più diffuso, ma ce ne sono altri anche migliori (io per esempio uso Bloglines).
Idem per i Bookmarks (la funzione di Google è basica e semplice, ma nei corsi avanzati, anche perchè Delicious pare sia moribondo, io suggerisco di usare Diigo).
Per quanto riguarda la qualità dell'algoritmo, io trovo risultati migliori con Bing e a volte anche con il "reduce" Yahoo. Per fare un test, provate a confrontare i risultati in tempo reale con Graball, oppure con la funzione Ranking di Thumbshots.
L'opzione "related" di Google è utile, ma ho appena scoperto una componente aggiuntiva di Firefox (Similar Pages) che è fantastica nello scoprire siti simili a quello da noi inserito (ad esempio, inserendo www.corriere.it ottengo in tempo reale l'elenco di centinaia di siti di giornali e media italiani e di tutto il mondo; ideale per scovare potenziali nuovi clienti soprattutto all'estero).
Alla fin fine, non ho ancora trovato soluzioni migliori di quelle di Google in due soli ambiti: la ricerca tradotta (grazie alla quale il partecipante di un mio corso ha trovato in pochi minuti diversi importatori in Giappone del suo prodotto) e la Wonder Wheel (che però a volte non viene visualizzata, dipende dal browser e dal sistema operativo, oltre che dall'avere installato l'ultima versione di Flash).
Oltre a tutto ciò, per trovare quello che mi serve nei risultati di ricerca di Google, devo fare lo slalom tra le varie fastidiosissime pubblicità, e i risultati presentati più in alto spesso non sono altro che spam.
Ecco ad esempio uno sfogo di un esperto americano che voleva acquistare una lavastoviglie.
Morale: scordiamoci un attimo Google (che adesso è un marchio "pompato" dalla pubblicità) e proviamo soluzioni alternative, quando ricerchiamo informazioni.
Quando vendiamo, beh, è un'altra storia. Tutti usano ancora Google.
PS per chi volesse approfondire, il 15 marzo e 6 aprile 2011 tengo un corso (gratuito, finanziato Fondimpresa) sull'argomento in Assoservizi (Assolombarda, Milano). Per informazioni, vedere qui.
Propongo questo corso anche in diverse associazioni in giro per l'Italia, oltre che corsi aziendali (in partenza, ad esempio, nel settore automobilistico e assicurativo).
Ciao Rosario e buon anno anche a te.
Grazie per la segnalazione di Nibbo, non lo conoscevo.
Per quanto riguarda proxy, ip variabile, si tratta come ben puoi intuire di cose al di fuori della portata della maggior parte delle persone che conosco...
Credo che bisognerebbe fare di tutto per migliorare la conoscenza sulluso di internet, e le opzioni disponibili, altrimenti rischiamo un nuovo monopolio con i relativi effetti deleteri...(Google pigliatutto che non innova, sarebbe un tornare ai tempi di Altavista)
grazie, a presto
Cristina
Scritto da: Cristina Mariani | venerdì, gennaio 07, 2011 a 03:56 p.
Ciao Cristina, Buon Anno.
Hai ragione su molti aspetti delle ricerche sul web, ma occorre tenere presente che la maggior parte degli utenti internet conosce Google e qualcosina d'altro. La conoscenza dei search engine tematici o di nicchia non è molto diffusa.
Per evitare l'effetto di avere risultati conformi alle preferenze personali, quando devo valutare in modo asettico il posizionamento dei miei siti in base alle frasi di ricerca con Google mi collego a Google stesso attraverso un proxy anonimo (con IP variabile) che mi da gli stessi risultati che vedrebbe un utente della Nuova Zelanda.
Come motore di ricerca utilizzo Nibbo (un meta crawler) che usa lo stesso Google come motore di indicizzazione ed è tutta un'altra cosa. Provalo su www.nibbo.com.
Saluti
Rosario Rizzo
www.rinorizzo.com
Scritto da: Rosario Rizzo | mercoledì, gennaio 05, 2011 a 07:05 p.