Se le grandi aziende stanno affacciandosi all'online (social media, corporate blog, ecc.), le strategie di comunicazione "brick-and-mortar" (mattoni e cemento, letteralmente) sono tutt'altro che morte.
Molto concreta l'iniziativa di State Farm, compagnia assicurativa americana, che per essere più vicina ai suoi clienti ha addirittura aperto Next Door, un caffé, a Chicago (bella città, bellissimi blues bar: ci ho vissuto per un anno, quasi una vita fa); in questo spazio si offrono corsi gratuiti su argomenti assicurativi, previdenziali e finanziari, è possibile ricevere sessioni di coaching individuali su queste materie, sempre gratis, oltre che usare lo spazio per inizative a carattere locale (corsi di maglia, gruppi di supporto, ecc.).
Tutto è gratis tranne il caffè. Ecco la pagina Facebook (niente male, e molto bello anche il sito...)
La grande idea: oltre che a dare un servizio, aprire un canale nuovo per la vendita dei propri prodotti e avvicinarsi alla comunità locale, per una grande azienda il caffè è un ottimo punto di ascolto e di feedback su ciò che veramente interessa il cliente; si possono testare nuovi prodotti e servizi prima del lancio "ufficiale"; si sdrammatizza la funzione un po' austera (oltre che poco confidenziale, perchè non sempre basata sulla reciproca trasparenza) del rapporto assicuratore-assicurato.
L'idea è copiabile anche per le aziende più piccole e in altri ambiti: ad esempio, gli outlet sono solitamente allestiti alla bell'e meglio in uno spazio del capannone, perchè invece non investire in arredi, magari una zona giochi per intrattenere i bambini, aprire un piccolo ristoro e farlo diventare un punto d'incontro, oltre che di risparmi sugli acquisti?
Ma ci sono tante altre applicazioni pratiche: basta uscire dai soliti schemi.
Intervenendo ora trovo una parte del “lavoro” già fatta… Molto interessanti i commenti; mi sembra che senz’altro possiamo pensare a qualcosa del genere anche in Italia.
Sto pensando a riferirla all’ambito B2B e con il concetto del temporary store, ad esempio allestendo per 1 mese tutti i mercoledì pomeriggio uno spazio attrezzato nella nostra azienda, opportunamente trasformato in modo che il logo NON sia invasivo, ove servire qualcosa di buono (caldo e freddo, dolce e salato) e trattare alcuni temi di interesse per le buyer persona che avremo a breve finito di censire, invitate ad essere presenti, frammisti ad alcuni dipendenti della società.
Lo schema dovrebbe facilitare la conversazione fra i soggetti, lo scambio libero di esperienze, far parlare anche i più timidi, ecc. Ma “verba volant”… allora si dovrebbe/potrebbe anche “toccare con mano” i temi di cui si tratta (il ns. impianto industriale, i sistemi di gestione software e hardware, ecc.). E’ disponibile collegamento wi-fi free, schermo con proiettore e collegamento al web, frigobar, …
Cosa ne pensate? Cosa potremmo aggiungere?
Scritto da: Alberto Riva | mercoledì, gennaio 18, 2012 a 06:09 p.
@Luciano: anche. Secondo me, si stanno provando idee un po matte (della serie, le ho provate tutte - pubblicità, direct mailing, social media, ora provo anche con il caffè)
@francesco: hai ragione, Next Door è un po vago, però bisogna riconoscere loro il merito di non aver inserito il nome della compagnia assicurativa nellinsegna ma solo in piccolo, sotto il nome del bar (e solo State Farm senza la parola Insurance).
E sul sito il nome della compagnia compare solo in piccolo, nel footer.
Unidea americana? forse.
Ma perchè non pensi sia replicabile da noi? perchè non pensare a qualcosa di simile, che so, in zona Arco della Pace a Milano? Io lo vedrei...e ti dirò, se mi dessero il wifi gratis, ampie poltrone e la possibilità di seguire un corso, ci andrei anche con le mie amiche a ciacolare. Poi tra una ciacola e laltra magari imparo anche qualcosa, mi porto via il depliant, faccio domande stupide che al mio agente non oserei.
Però il caffè dovrebbe essere ottimo e, perchè no, a un prezzo politico.
Scritto da: Cristina Mariani | venerdì, gennaio 13, 2012 a 09:34 p.
Bellissima e stimolante informazione.
Grazie Cristina!!!
E' forse questo "momento economico" a favorire la messa in campo della creatività, di una maggiore condivisione, di coinvolgimento emotivo?
Scritto da: Luciano | venerdì, gennaio 13, 2012 a 07:42 p.
Il sito e' fantastico. Bellissima anche la versione mobile, molto pulita e "trendy". A voler spaccare il capello in 4 (purtroppo ne sono sprovvisto...), il nome del dominio non e' immediato, ma con "next door" non c'era molto da inventarsi...
L'idea, poi, e' molto interessante e molto americana, nel senso che secondo me e' spendibile con piu' facilita' sull'americano medio che sull'italiano medio, probabilmente piu' cinico e propenso a pensare -cui prodest ?>
Scritto da: Francesco Smorgoni | venerdì, gennaio 13, 2012 a 11:14 m.