Sto lavorando a un bellissimo progetto nel retail, grazie al quale interagisco con addetti alle vendite di aziende diverse, anche famose e internazionali. Ascoltando i loro racconti, a volte alla macchina del caffè, mi rendo conto di quanti errori si fanno nella gestione delle commesse/i, persone in diretto contatto con la clientela e che rappresentano l'immagine del brand. La base della customer care sono le persone che lavorano a stretto contatto con i clienti; quindi queste persone dovrebbero essere importanti. Giusto?
Eppure le aziende e i brand inciampano in clamorosi errori nella gestione di queste persone, con il risultato di alienarle e demotivarle al loro lavoro. Come possono poi pretendere che curino i clienti? Ecco alcune cose che di fatto vanificano la customer care:
- budget delle vendite irrealistico. Semestrale, mensile, settimanale, a volte addirittura orario. Percepito come assurdo e ingiusto (perchè dipende molto dalla fortuna e dalla casualità)
- budget delle vendite del negozio suddiviso per area, cosicchè la commessa addetta all'area pantaloni non ha convenienza a indirizzare al cliente a comprare una camicia, perchè la commessa è un'altra; si disincentiva il cross selling e aumenta la conflittualità tra colleghi
- imposizione di una divisa di lavoro percepita come poco valorizzante il proprio aspetto personale. La commessa si sente mortificata e a disagio.
- Imposizione di turni percepiti come ingiusti o penalizzanti
- mancata considerazione dei feedback sui clienti; se nei camerini mancano gli specchi, e i clienti si lamentano, i commessi lo segnalano ai manager, ma inutilmente, ma la situazione resta come prima. E la gente non esce dal camerino per specchiarsi e non compra
- imposizione di un metodo di approccio al cliente percepito come invasivo della privacy
- mystery shopper che misura elementi che non dipendono dalla diretta azione del commesso
- mancata formazione sul prodotto
- nessun percorso di crescita professionale
- mancata formazione e valorizzazione del ruolo. Il commesso si sente l'ultima ruota del carro, quando invece potrebbe essere una preziosa fonte di informazioni (opportunamente filtrate e messe nel contesto.
Grazie di regalarci "pepite" di valore
Grabriele
Scritto da: Gabriele Ottaviani | venerdì, settembre 27, 2013 a 10:24 m.
La risposta l'hai data tu: "non si crede nelle persone".
Scritto da: Enrico Tonetto | giovedì, settembre 26, 2013 a 06:09 p.