Sto lavorando su 3 diversi progetti di consulenza sulla gestione dei contenuti online per clienti in diversi settori; per questo motivo mi interfaccio con le web agency o subentro a loro. Ciò che ho visto in alcuni casi è preoccupante: le web agency spesso fanno disastri o non fanno le cose essenziali. Ecco il mio decalogo su come capire se la vostra agenzia è valida o no.
- Statistiche. La web agency dovrebbe averle attivate, che sia Google Analytics o altri pacchetti. Chiedetelo e fatevi dare le chiavi di accesso. Nelle statistiche ci sono informazioni preziose e non potete non averle, è come andare in giro nella nebbia senza navigatore.
- Strumenti per webmaster di Google. Contengono informazioni preziose: link in entrata, parole chiave per la rete di contenuti (una fotografia di come Google vede il vostro sito), keywords; anche qui l'agenzia dovrebbe averli attivati. Chiedetelo.
- Chiedete se la sitemap è stata inviata a Google. Lo vedete dagli strumenti per webmaster. Se non l'hanno fatto, invitateli a farlo il prima possibile. Cos'è la sitemap? perchè serve? fate questa domanda su Google e leggete le tante risposte
- TITLE tags. Sono state scritte? Come? Chi le ha scritte?
- DESCRIPTION tags. Stessa cosa. Queste sono importanti sia per spiegare a Google di cosa parla la vostra pagina, sia perchè questo testo compare nei SERP (risultati di ricerca): meglio è scritto, più la gente è invogliata a cliccare e a visitare il nostro sito. TITLE e DESCRIPTION devono essere diverse per ogni pagina. Verificate che lo siano.
- Attenzione a link che puntano verso il vostro dominio di cui non sapete nulla. Possono essere negativi. Ci sono le link farm, per operatori SEO poco professionali. Ieri è capitato. L'azienda fa materassi, il link proveniva da una fantomatica onlus. Opera di qualche SEO passato magari qualche anno fa. Ora rimuovere il link dannoso può essere difficile o impossibile. Come scoprire i link inbound? Provate il comando Google link: o OpenSiteExplorer di MOZ.
- Contenuti duplicati. A Google non piacciono per niente. Scrivete contenuti unici e specifici per ogni pagina. Se per forza ci sono contenuti uguali, ci sono due strumenti per superare il problema: REL= CANONICAL e 301 REDIRECT. La web agency dovrebbe sapere cosa sono. Se non lo sanno, cambiate agenzia.
- L'anzianità del dominio piace a Google. Un dominio .it del 2004 ha più valore di un dominio .eu del 2011. Se l'agenzia vi propone il cambio, chiedete perchè e se la spiegazione non vi convince, cambiate agenzia.
- Le competenze richieste per realizzare un sito sono 3: tecnologia, grafica, contenuti. I ruoli sono all'incirca: programmatore/tecnico/informatico, disegnatore/grafico/artista, copywriter/scrittore/comunicatore/giornalista. Spesso nelle agenzia si trovano le prime due categorie, più raramente la terza. Che sia chiaro che anche questa competenza ha un valore e deve essere pagata. O questo lavoro lo fate voi, e va bene. Ma se pretendete che l'agenzia lo faccia a costo zero, non meravigliatevi se poi i risultati sono scadenti. Se un informatico o un artista si mettono a scrivere, può darsi che venga fuori un buon lavoro o può darsi che no. Non è colpa dell'informatico se non sa scrivere, è colpa di chi pensa che scrivere sia un lavoro semplice, facile, di scarso valore. Non è così. I contenuti sono la parte più importante di un sito. Un sito di valore vi porta clienti, un sito esteticamente gradevole ma con contenuti buttati lì (testi, foto, video) serve a poco. E non vi aiuta ad essere trovati.
- Usabilità. Chiedete all'agenzia quali sono i criteri di usabilità che applica. Se vi fa domande sul vostro target (privato, azienda, demografica), è un buon indizio. Se vi guardano con gli occhi a palla, cambiate agenzia.
Ricordate, non importa che un sito sia BELLO. Importa che sia efficace in termini di
- SEO (la gente mi trova),
- usabilità (la gente trova quello che cerca),
- conversione (la gente fa quello che io voglio che faccia: chiamare, scrivere email, abbonarsi alla newsletter, chiedere un preventivo).
Se poi è anche bello, tanto meglio. Ma se vendo macchine rettificatrici o sonar interferometrici, (finalmente ho memorizzato la parola, ci ho messo un paio di mesi) la bellezza è secondaria.
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