Tutti si scambiano auguri. Ho la mail, il cellulare e anche il whatsapp (non parliamo dei vari social) intasati di messaggi.
Mi fa piacere, per carità. Però io non mi sento di aggiungere rumore al clamore. Spero di non essere considerata maleducata o asociale, ma non ce la faccio proprio.
Per me il Natale non è (molto) commerciale: fatti salvi gli imprescindibili regali al minimo indispensabile, Natale è sempre più - man mano che divento "più grande"- silenzio, riflessione, gratitudine - e preghiera - che a volte sono la stessa cosa.
Perciò - come stimolo alla riflessione, al silenzio e al trovare il centro di se stessi, vi regalo una poesia, o meglio un frammento di prosa, tratto dalle "Lettere a un giovane poeta" di Rainer Maria Rilke.
Sii paziente verso tutto ciò
che è irrisolto nel tuo cuore e...cerca di amare le domande, che sono simili a
stanze chiuse a chiave e a libri scritti
in una lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che non possono esserti date
poichè non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa. Vivere le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano
giorno in cui avrai la risposta.da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-13930>
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