La comunicazione nei confronti dei clienti da parte dei retailer italiani è sempre stata un po' ambigua: Esselunga non è immune da alcuni flop.
Leggi tutta la vicenda su Alinea Consulting.
Cristina Mariani
La comunicazione nei confronti dei clienti da parte dei retailer italiani è sempre stata un po' ambigua: Esselunga non è immune da alcuni flop.
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Cristina Mariani
Ancora qualche posto ai corsi in partenza a Verona il 19 giugno
Scarica Pricing_for_profit_Locandina
e a Bergamo il 24 giugno
Come fare ricerche di mercato via web per trovare clienti (anche all'estero).
Ricomincia l'anno scolastico, in un certo senso anche quello lavorativo.
Nuovi inizi, nuove idee, nuovi prodotti ma vecchie sfide: come concretizzare le idee?
Ecco un bellissimo video di una professoressa di Stanford: un corso accelerato in creatività. Sottotitoli e trascrizioni in italiano cliccando sul secondo pulsante da sinistra.
Ma farsi venire le idee non basta: bisogna concretizzarle e per far ciò bisogna spesso "venderle" all'interno dell'azienda. Bisogna poi mettere dei numeri sulle idee e fare dei conti. Investimenti, conto economico previsionale, cash flow.
Per questo io e la collega Enrica Poltronieri, esperta in creatività e innovazione in azienda, abbiamo progettato un corso di due giorni dal titolo "Creatività pratica ed innovazione in azienda: generare e concretizzare idee per nuovi prodotti o servizi".
Ecco il programma. Per unire la pratica alla grammatica.
Scarica MARIANI POLTRONIERI CREATIVITÀ e INNOVAZIONE IN AZIENDA
Tra i progetti in corso (alcuni molto interessanti, ve ne parlerò presto), la parte principale riguarda la formazione in azienda. Le imprese hanno capito che per portare il cambiamento si parte dalle persone, e per migliorare i risultati si deve rimettersi a imparare. Guardare fuori dal proprio guscio e vedere se qualcuno ha qualche idea nuova o metodi da adottare.
La formazione: motore del cambiamento o tempo sprecato?
Io penso la prima.
Ecco un elenco dei miei corsi (vecchi e nuovi).
Oggi tengo a battesimo un nuovo progetto: un portale sulla Customer Experience, cioè il modo il cui i clienti percepiscono l'interazione con l'azienda.
Mi sono resa conto che il tema qui da noi è poco trattato, però mi interessa molto.
Me ne sto occupando sia per un progetto operativo nel campo del retail, sia per un minimaster in 4 giornate che tengo in questi giorni con la collega Elisabetta Castagneri presso Verona Innovazione (azienda speciale della Camera di Commercio di Verona).
Customer Care, Customer Experience: come differenziarsi dalla concorrenza occupandosi del cliente.
La Customer Experience ha tre pilastri: persone, processi, cose. Spiegherò meglio il concetto sul nuovo portale (che ha anche un blog all'interno).
Mi serviva appunto un "luogo" dove raccogliere i materiali che trovo in giro per il web e per il mondo; e perchè non renderlo pubblico?
Ecco nato Customer-Experience.it. Venite a trovarmi anche là, vi aspetto.
Perchè occuparsi della Customer Experience conviene a tutti: piccoli, piccolissimi, medi, grandi. Prodotti, servizi. B2B, B2C. Più difficile per i grandi che per i piccoli, in un certo senso. Parliamone.
Ancora una volta mi riferisco a un articolo del blog di Seth Godin, in cui mi ritrovo pienamente perchè nei corsi, quando si parla di identificare il proprio vantaggio competitivo, una parola che spesso salta fuori è "qualità".
Attenzione, dico sempre alle aziende in aula. Il concetto di qualità è spesso abusato ed è diventato uno sterotipo che non aiuta a distinguersi dalla concorrenza (a meno che non si tratti di certificazioni di qualità - ISO ecc. - e che i nostri concorrenti non le abbiano), e ancor di più l'abusatissima espressione "rapporto qualità-prezzo" (che a voler ben vedere è un non senso, perchè il prezzo è traducibile in un numero, ma la qualità no).
Lo dice benissimo Seth, nelle ultime righe. La qualità non è una misura assoluta (non significa "di lusso" o "perfezione"). Significa mantenere la promessa che il cliente vuole che tu faccia.
Dire che il nostro prodotto o servizio è di qualità non basta. E' troppo generico. Chiedo sempre alle aziende di tradurre la parola qualità in qualcosa di più specifico (millimicron di spessore? Consegna in 15 giorni? Livello scolastico dei fornitori del servizio?).
La qualità è negli occhi del cliente. La qualità è dare al cliente quello che vuole. Cosa vuole il cliente? Più accessori, più potenza, più "features"? Più semplicità? O come nel caso della fotografia, vuole poter fare foto in modo veloce e semplice e poterle condividere?
Siamo sicuri di sapere cosa vuole il cliente? Quando è stata l'ultima volta che glielo abbiamo chiesto?
Quando sento le aziende dire che i sondaggi nei confronti della clientela non servono a niente, dico: certo, se impostati male. O se inducono il cliente a dire quello che vogliamo sentirci dire.
I veri innovatori, quelli che sopravvivono e prosperano anche in questi tempi difficili, sono quelli che umilmente ascoltano il cliente, che stanno attenti alle novità non per l'"innamoramento dell'ingegnere" (quanti prodotti ci sono in giro pieni di aggeggi inutili!) ma in funzione di quanto la novità soddisfa un bisogno più o meno latente del cliente; oggi vincono quelli che si interrogano, che si informano, che vanno "a scuola", che non credono di sapere tutto.
Gli altri fanno la fine della Kodak.
Dato che dal 1 luglio Google Reader (lettore di feed RSS) non sarà più disponibile, la community degli information professionals (bibliotecari e gente che per hobby o per lavoro si occupa di ricercare informazioni tramite il web) si è data da fare per trovare delle alternative.
Ecco le segnalazioni di Phil Bradley; l'elenco è il più completo che ho trovato finora e ve lo passo volentieri.
Sono due articoli del suo blog: uno e due.
Se volete fatemi sapere quale avete scelto.
Io sto provando Backstitch che incorpora feed e social.
Ps. Per capire meglio cos'è un feed RSS e come funziona, ecco il video di spiegazione di Common Craft.
Chi segue i miei corsi sa che solitamente segnalo qualche "trucchetto" assolutamente lecito e senza rischi per farsi trovare più facilmente tramite Google (per carità, niente tecniche SEO black hat!).
Ma oggi voglio segnalarvi un sistema poco usato perchè, per la verità, un po' complesso da realizzare; l'uso dei REL=AUTHOR (per persone e blogger) e REL=PUBLISHER (per aziende e enti).
Il sistema è spiegato benissimo in questa presentazione di Ann Smarty (blogger da seguire),
In inglese, sorry, ma abbastanza chiaro. Chi non capisse bene mi scriva.
Io ho appena realizzato il REL=AUTHOR per il mio blog e tra qualche tempo dovrebbe comparire la mia faccetta quando si trovano i miei articoli tramite Google (per le aziende, comparirà la pagina aziendale Googleè). Tecnicamente, consiglio di fare una ricerca sulle modalità pratiche da seguire per ogni tipo di blog (io ho Typepad) oppure di seguire le indicazioni di Google stesso. In pratica bisogna collegare la propria pagina Google+ (che tocca avere) con il proprio profilo del blog o del sito.
Ancora pochi lo usano, per cui essere uno dei primi può portarci qualche risultato in termini di visibilità, Vi farò sapere. (noterete che Google sta facendo tutto il possibile e l'impossibile per incentivare l'uso del suo social network a scapito di Facebook...staremo a vedere con che risultati).
Oggi in libreria e online esce il nuovo libro di Paolo Pugni dal titolo "Primi passi per l'export".
Ecco un breve estratto dei contenuti:
* Perché dovrei esportare? È davvero conveniente? Vale il rischio?
* Che cosa devo sapere prima di dedicarmi all'export? Quali fattori devo tenere in conto?
* Dove esportare? Come trovo i mercati più adatta alle mie soluzioni e
non finire, come tutti.... in Cina a perdere tempo e soldi?
* Come costruisco un business plan per l'export? Quali voci devo tenere in considerazione nelle mie scelte?
* Come promuovere e sostenere il mio prodotto nei mercati esteri?
* Il web può essere un aiuto nel sostenere la mia crescita all'estero?
* Dove trovo i clienti e i canali che valorizzino i miei prodotti?
* A chi posso chiedere aiuto senza dover investire cifre inadeguate?
* Come posso costruire una forza vendita in loco?
* Che tipo di contratti dovrò stipulare?
* Come mi regolo per i pagamenti?
* Come definisco il prezzo?
* Quanto mi costa il trasporto? E la dogana? Che rischi corro?
* Che tipo di servizio si aspettano i clienti?
Un aiuto in più per superare la crisi.
Aprile frizzante e pieno di impegni per me. Molti corsi e progetti aziendali e qualche impegno "pubblico".
Sono invitata come relatrice al convegno organizzato da Federmobili e Findomestic venerdì 12 aprile alle ore 10 (Salone del Mobile, Rho Fiera, Centro Congressi, primo piano, sala Aquarius).
Tema interessante: "Rilancio dei consumi - le aspettative dei consumatori nell'era digitale". Parlerò di customer care, di preventivi e di nuove tecnologie per comunicare con il cliente. Gratuito previa registrazione.
Quindi con molta gioia sarò a Verona per due corsi progettati per conto di Verona Innovazione:
MARKETING LOW COST (16 e 23 aprile)
per info, programma e per iscriversi: clicca qui
COME FARE RICERCA DI MERCATO LOW COST PER TROVARE CLIENTI ALL'ESTERO (18 aprile)
per info, programma e per iscriversi: clicca qui
(photo credit: http://www.flickr.com/photos/41864721@N00/3565541195)
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