Come al solito prendo ispirazione da Seth Godin, genio del marketing. L'articolo "Per meno di quello che vale" inizia così: "Le uniche cose per cui spendiamo tempo e soldi sono le cose che crediamo valgano più di quello che costano". Le tre parole chiave: crediamo, valgano, costano.
Credere: la storia che il prodotto/servizio/esperienza racconta. Credere è negli occhi (e nelle convinzioni) di chi compra, non di chi vende. Credere = emozioni.
Valore: a cosa potremmo rinunciare per ottenere questo prodotto/servizio/esperienza? Qual è la percezione del valore ora? E quale sarà domani o l'anno prossimo?
Costo: non solo l'etichetta del prezzo (un numero, un elemento quantitativo) , ma quanto "farà male" ottenere questo prodotto/servizio/esperienza in termini di fatica, conseguenze, responsabilità di acquisto (elemento qualitativo)?
La chiusura dell'articolo è emblematica: "Se le persone non comprano il tuo prodotto, non è perchè il prezzo è troppo alto. E' perchè non ti credono abbastanza, o la storia che racconti non è realistica, non ti "amano" abbastanza, in ultima analisi non gli importa a sufficienza." Il verbo è "care", come in "customer care". Aver cura del cliente perchè il cliente abbia cura (o gli importi) di noi.
Altro articolo sullo stesso tema: Che cosa vuol dire "è troppo caro"
Perchè ho scritto tutto ciò? E perchè la foto della montagna? Sono reduce da un fantastico weekend di sci nelle Dolomiti e stavo riflettendo sul valore di questa esperienza confrontato a quanto è costata (hotel, skipass, ecc.). Quanto vale l'esperienza del Sellaronda (per gli sciatori: giro verde di sabato, giro arancione di domenica, 60 km totale su e giù per i 4 passi alpini più belli del mondo)? Per me, sicuramente di più di quanto ho speso. Per citare l'amico, collega e maestro di sci Alessandro Silva: "il Sella Ronda è la più bella esperienza sciistica al mondo".
Lo skipass costa €48? Vero, prezzo alto, ma gli scenari spettacolari, il numero di impianti che riduce le code, le piste tenute perfettamente e i rifugi a bordo pista con toilette perfette e cibo da MasterChef lo giustifica pienamente. Piuttosto mi chiedo se è giusto pagare €39 per lo skipass in Valtellina... l'esperienza vale €39? Non ne sono sicura. L'unico punto a favore rispetto al Trentino è la vicinanza a Milano.
Prezzo, valore, esperienza, storia. Un caso di marketing applicabile a tutti noi. E un applauso ai nostri amici nelle Dolomiti: sanno come trattare i clienti, che arrivano da tutto il mondo, contenti di pagare €48 per lo skipass (e ci sarà una ragione).
Ultimi commenti