E' un po' che lo dico ma spesso percepisco scetticismo in chi mi ascolta. La comunicazione aziendale è sempre stata impostata sul "noi": chi siamo, cosa facciamo, ecc ecc. Il sito-vetrina.
In tutti i miei corsi sulla comunicazione e il marketing sostengo che invece il sito dovrebbe assomigliare il più possibile a un manuale che aiuti i clienti a scegliere, possibilmente ma non necessariamente la nostra soluzione.
Di qui tabelle comparative, ebook, guide all'acquisto, white paper. Se ben fatti, suscettibili di divulgazione virale (mica solo i video di YouTube vengono citati su FB ecc).
Lo scetticismo e la perplessità risente dell'atavica diffidenza nei confronti della comunicazione: già che spendo i soldi per comunicare, parlo di me, di quanto sono bravo, perchè mai dovrei dare qualcosa d'altro, per esempio qualcosa di utile al potenziale cliente o a chi si trova nel processo di acquisto?
Perchè il mondo è cambiato e tutti noi prima di andare in vacanza guardiamo le recensioni su TripAdvisor o leggiamo i forum prima di comprare la lavatrice. Fornire informazioni utili è un buon modo di farsi ascoltare.
Poi bisogna anche saper scrivere e conoscere il proprio target, ma questa è un'altra storia.
Per ora vi propongo una presentazione che riguarda un libro che parla proprio di questo. Youtility, contrazione di You e Utility.
Riflettiamoci. Se nessun altro nostro concorrente lo fa, aiutare i clienti nella scelta è un buon modo per farci trovare e farci scegliere. Produrre contenuti e diffonderli sul web (sul sito e sui vari canali social).
Strategia semplice, furba e low cost.
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